Sono convinto che viviamo in tempi complicati, ambigui e transideologici.
Come dice Alfredo Jaar, attraverso le parole di Antonio Gramsci “il vecchio mondo sta morendo, il nuovo mondo tarda a comparire..”
Partendo da questo presupposto, ho proseguito anche quest’anno l’esperimento di trasformare il corso di “Storia dell’Architettura Contemporanea 1” presso l’Istituto Europeo di Design in un laboratorio, in cui le opere, come i concetti, diventano materiale da rielaborare e ricollocare in proprie “storie”, cogliendo aspetti che altrimenti, in un percorso più lineare, sarebbe difficile cogliere: l’affinità delle opere concepite in anni completamente diversi, l’importanza di progetti solo pensati in relazione a opere realizzate, la difficoltà di accostare opere completamente diverse che poi studiando rivelano di trovare delle affinità..
Il “gioco/studio” è stato così concepito: ho selezionato una cinquantina di opere, diciamo importanti e a mio avviso significative, rappresentative della storia dell’architettura contemporanea nella dizione tradizionalmente riportata dai libri (dal 1750 a oggi).
A seguire, in un sorteggio casuale, ho assegnato ad ogni studente un’opera. Ho poi chiesto agli studenti di raggrupparsi secondo un criterio a loro avviso convincente (affinità tematica delle opere, amicizia, capacità di collaborare…) e di definire un titolo/tema che caratterizzasse il gruppo e divenisse il primo spunto per sviluppare una tesi.
Poi, attraverso un lavoro di fotomontaggi, collage, diagrammi concettuali, assemblaggi visivi e anche azioni performative, assieme a me, ogni gruppo ha portato avanti il lavoro per sostenere una piccola storia/tesi.
Circa ad un mese dall’esame, abbiamo organizzato una giornata di critics con Gianfranco Bombaci, coordinatore della scuola di Design IED, Emilia Giorgi, critica e membro del consiglio direttivo InArch Lazio, Marco Maria Sambo, consigliere OAR e direttore della casa editrice AR edizioni e della rivista AR magazine, in cui attraverso una presentazione pubblica i gruppi hanno presentato lo stato dell’arte del loro lavoro.
A seguire, c’è stato un lavoro di approfondimento di ogni gruppo, in relazione ai giudizi ricevuti, che in alcuni casi ha permesso anche di individuare dei sottogruppi ulteriori fino all’esame di oggi..
LEARNING FROM STUDENTS
gruppo #1 “la grande città”
Ludwig Hillberseimer, Grossdadt Architektur; La città nuova, Sant’Elia; Broadacre City, Wright; New Babylon, Constant; City in the air, Isozaki; Arco monumtale dell’EUR, Libera; World Trade Center, Yamasaki
schema concettuale del lavoro e delle opere assegnate (stud. diaz gonzales, forte, fusconi, iannotta isceri, palumbo, salvo, scaiola)
combinazione visiva tra il car parking di miami di herzo&demeuron e villa shodhan di le corbusier (la crisi dell’utopia, il ritorno del brutalismo) (stud. salvo e scaiola)
combinazione visiva tra world trade center e torre velasca (la crisi dell’utopia) (stud. salvo e scaiola)
gruppo #2 “b(l)aukunst”
Wolkenbugel, El Lissistky; Petersschulle, Meyer; Rooftop in Wien, Coop Himmelb(l)au
primo schema concettuale del lavoro e delle opere assegnate (stud. amendola, botti, fefè)
secondo schema concettuale del lavoro e nuova scelta di altri riferimenti a seconda dei temi individuati (stud. amendola, botti, fefè)
fotomontaggio 1 all’interno del rooftop a vienna di coop himmelb(l)au che vede i grattacieli wolkenbugel di el lissitsky) (stud. amendola, botti, fefè)
fotomontaggio 2 con paesaggio architettonico composto dalle tre opere assegnate (wolkebugel, petersschule, rooftop falkestrasse) (stud. amendola, botti, fefè)
gruppo #3 “iconoisiv”
Fun Palace, Price; Centre Pompidou, Piano e Rogers; La maison des jours meilleurs, Prouvé; Atalnpole, Kollhoff; Neue Stadt, Ungers; Chicago Tribune competition, Loos; The city of tomorrow, Ferriss; Campo Marzio, Piranesi
fotomontaggio 1 l’iconicità nel progetto per il chicago tribune di adolf loos (stud. alba, di belardino, cusumano, caroli, de biase, ferrulli, frassanito, rossetti)
fotomontaggio 2 jean prouvé decreta il progetto di franchini, piano e rogers vincitore del concorso per il centre pompidou (stud. alba, di belardino, cusumano, caroli, de biase, ferrulli, frassanito, rossetti)
azione performativa (atto 1) (stud. alba, di belardino, cusumano, caroli, de biase, ferrulli, frassanito, rossetti)
azione performativa (atto 2) (stud. alba, di belardino, cusumano, caroli, de biase, ferrulli, frassanito, rossetti)
gruppo #4 “materico vs. onirico”
Danteum, Terragni; Motel Agip, Ridolfi
combinazione visiva tra le scale dell’atrio del teatro regio di molino e la scala elicoidale della GIL di moretti (stud. morzetti, prinzi)
combinazione visiva tra un dipinto di Sironi (paesaggio urbano on ferrovie) e uno di De Chirico (enigma della partenza) (stud. morzetti, prinzi)
fotomontaggio 1 morphing della pianta del danteum di terragni con quella del motel agip di ridolfi (stud. morzetti, prinzi)
fotomontaggio 2 prospettiva di un paesaggio immaginario con il danteum di terragni e il motel agip di ridolfi nei pressi del colosseo (stud. morzetti, prinzi)
gruppo #5 “senza inizio né fine”
Guggheneim, Wright; Casa Papanice, Portoghesi; Trés Grand Biblioteque, OMA; Apple Campus, Foster
schema concettuale del lavoro svolto con le opere assegnate e quelle studiate (stud. alkaraguli, cascino milani, cobianchi, firmani, zhu)
visual iconico che sintetizza il binomio norman foster e steve jobs nel concepire l’apple campus (stud. alkaraguli, cascino milani, cobianchi, firmani, zhu)
fotomontaggio degli architetti studiati mentre pensano a come usare il cerchio nei progetti assegnati (stud. alkaraguli, cascino milani, cobianchi, firmani, zhu)
fotomontaggio di un museo immaginario con esposte le opere indagate (stud. alkaraguli, cascino milani, cobianchi, firmani, zhu)
gruppo #6 “contenitori”
Crystal Palace, Paxton; La cupola geodetica su manhattan, Fuller; Monumento Continuo, Superstudio; City Tower, Kahn; Musée du Loubre ad Abu Dhabi, Nouvel
le opere assegnate e il loro rapporto con la luce (stud. aureli, conte, cupellini, cutecchia, fiorentini)
schema delle affinità progettuali riscontrate tra le opere assegnate (forme geometriche, luce, rapporto con la natura) (stud. aureli, conte, cupellini, cutecchia, fiorentini)
schema delle geometrie modulari (triangoli, quadrati, poligoni) tra le opere assegnate (stud. aureli, conte, cupellini, cutecchia, fiorentini)
fotomontaggio di un paesaggio composto dalle opere assegnate (stud. aureli, conte, cupellini, cutecchia, fiorentini)
gruppo #7 “abitare”
Ville Savoye, Le Corbusier; Unità d’abitazione, Le Corbusier; Golden Lane, Smithson; Case study house 22, Koenig
schema concettuale del lavoro e dei temi emersi dalle opere assegnate (stud. di giorgio, ferrante, merlonghi, passariello)
book “a fisarmonica” del lavoro (stud. di giorgio, ferrante, merlonghi)
fotomontaggio di un edificio ibrido tra l’unitè d’habitation di le corbusier e il golden lane degli smithson (stud. di giorgio, ferrante, merlonghi, passariello)
fotomontaggio di un paesaggio ibrido tra la terrazza giardino di ville savoye e la vista della case study house #22 di pierre koenig (stud. di giorgio, ferrante, merlonghi, passariello)
gruppo #8 “caostruttivismo”
Lenin Institute, Leonidov; Narkomfin, Ginzburg; Convention Hall, Mies van der Rohe; Fire Station, Zaha Hadid
schema concettuale del lavoro e delle opere assegnate (stud. filippi, murolo, ranieri, rossi)
fotomontaggio pittorico tra un disegno di ivan leonidov per la film factory a mosca e un disegno di studio dei campi intorno al capus vitra di zaha hadid (stud. filippi, murolo, ranieri, rossi)
fotomontaggio visionario di spettatori che assistono all’incontro tra la convention hall di mies e il narkomfin di ginzburg (stud. filippi, murolo, ranieri, rossi)
fotomontaggio di un “edificio mostro” che mette tutte assieme le opere assegnate (stud. filippi, murolo, ranieri, rossi)
gruppo #9 “the greatest archishow”
Cimitero di Modena, Rossi; Everything is architecture, Hollein; Parc de la Villette, Tschumi; Guggheneim, Gehry
schema concettuale del lavoro e delle opere assegnate e studiate con correzioni (stud. petricca, taji, tribolati)
fotomontaggio in scenario apocalittico di una folie del parc de la villette di tschumi (stud. petricca, taji, tribolati)
ricomposizione con inserimento delle opere assegnate del famoso paesaggio di hans hollein di alles ist architektur (stud. petricca, taji, tribolati)
in una autorappresentazione gli studenti osservano il quadro di un “edificio mostro” composto da pezzi delle opere loro assegnate (stud. petricca, taji, tribolati)